Testimonianze

Testimonianza Marco P.

Da ragazzino, nonostante la mia famiglia da sempre sia cattolica non praticante, frequentavo assiduamente la chiesa. Ricordo che è stata una gioia per me arrivare alla prima comunione e poi in seguito ho cominciato a fare anche il chierichetto, e per me era meraviglioso.. Andavo a catechismo ed ero uno dei pochi, o forse l’unico, che faceva anche i compiti che venivano assegnati. Era il percorso di studio che mi avrebbe portato alla cresima.. Era un passo importante della mia vita.. una presa di posizione, la conferma del battesimo.. avevo la possibilità di riconfermare ciò che i miei genitori avevano scelto per me da neonato. Ma non mi sentivo pronto. Non ero sicuro di voler fare questa scelta, non ad 11 anni almeno.. Ne parlai con la mia famiglia, con le maestre del catechismo ed anche con il prete.. Purtroppo mi risposero: “Tu la cresima la devi fare e la farai, che ti piaccia o no!”.. è crollato tutto il mio equilibrio spirituale… Ho fatto la cresima controvoglia, perché avevo capito che dovevo salvare le maschere… chissà cosa avrebbero pensato gli altri se io non avessi fatto a 11 anni la cresima, e l’avessi voluta rimandare ad una età più adulta..

Mi allontanai da tutto ciò che era chiesa e Dio, commettendo il grave errore di vedere Dio attraverso le parole e i comportamenti delle persone.. Non ne ho più voluto sapere per tantissimi anni (almeno 18). Al solo sentir parlare di qualcosa che trattasse di Dio, me ne scappavo. Ero rimasto traumatizzato dall’esperienza avuta.

Nel 2000 ho conosciuto quella che oggi è mia moglie, e ora lo posso dire a cuore aperto, ringrazio Dio, che ciò sia accaduto.

Lei è nella fede da quando è ragazzina. Mi ha da subito parlato di Dio e del suo rapporto personale con Gesù, raccontandomi che Lui mi ama, che  ha dato la Sua vita per me e che vuole far parte della mia vita, se io gli dò il permesso. Per diverso tempo, le sue erano belle parole ma senza una vera consistenza per me. Non le ho mai impedito di frequentare la Chiesa, ma quando mi domandava di accompagnarla, la mia ostilità riaffiorava... Alcune volte siamo andati assieme a qualche culto, ma il mio interesse era sempre scarso.. lo facevo più per mia moglie che per mia reale volontà.. La domenica pomeriggio si partiva tutti assieme alla volta della chiesa, scaricavo mia moglie e i miei figli e andavo in garage a fare i miei lavoretti, per poi tornare a riprendere tutti verso sera.

Qualche volta ho deciso di restare, complice il freddo, o magari i bimbi che si addormentavano lungo il tragitto e portarli dentro diventava impegnativo da soli.. E a poco a poco, ascoltando le lodi, le testimonianze, e soprattutto le predicazioni, ho iniziato a vedere le cose in maniera diversa.. soprattutto ho capito quanti inganni e falsità avevo udito e assunto come verità quando ero ragazzino..  Senza nemmeno rendermene conto Dio mi stava lavorando, stava entrando in me ed io stavo permettendogli di farlo.

Il passo che mi ha condotto ad iniziare a prendere in mano la Bibbia e soprattutto a leggerla è stato breve. Tra le letture e le predicazioni ho fatto un profondo esame su me stesso. Mi sono esaminato con nuovi occhi, ricolmo delle parole che ho trovato nelle Scritture. Ho preso coscienza che a causa del peccato, noi uomini siamo perduti ed ho avvertito la necessità di accettare Cristo nella mia vita, perché senza di Lui siamo condotti alla perdizione.

In pochi mesi siamo giunti al punto in cui ero io a dire a mia moglie: “Dai, prepariamoci che dobbiamo andare in Chiesa!”.

Con grande gioia al lavoro ho scoperto durante un volo aereo fatto assieme ad un collega, che anche lui aveva dato la sua vita a Gesù.  E così, anche sul posto di lavoro potevo parlare con lui e avere ogni giorno la sua testimonianza.

Ho abbandonato abitudini che prima reputavo comuni o normali perché sono cose che fanno in tantissimi.

Solo per portare qualche esempio ho smesso di leggere alcuni tipi di fumetti: avevo la collezione completa di un fumetto che si chiama Dylan Dog. Oltre a comprare l’albo mensile, non potevo perdere tutti gli speciali. Ero molto affezionato alla mia collezione e non me ne sarei mai separato, ma ho capito che gli argomenti che trattava (magia, esoterismo, misticismo) erano in profondo contrasto con quello che stavo apprendendo, e quindi ho deciso di liberarmene. Un’altra collezione, di cui mi sono liberato e della quale oggi mi vergogno, era una grande quantitá di materiale pornografico che avevo salvato sul pc del lavoro e che quasi quotidianamente “consultavo”.  Inoltre nella zona di Italia da cui provengo, il bestemmiare fa parte di un modo di esprimersi, un intercalare usato da tutti… ed ero abituato ad usare parole molto forti, senza spesso rendermi conto di cosa in realtá dicessi.. Ma grazie a Dio questa cattiva abitudine è stata persa per strada. E che dire poi del fumo... Ogni giorno consumavo quasi 2 pacchetti. Ho provato tante volte a smettere senza grandi risultati, e nemmeno la malattia di mio padre prima e poi la sua morte, a causa del fumo, non mi hanno convinto del tutto ad abbandonare  le sigarette.. Dopo la morte di mio padre, avevo ridotto il numero, passando ad una sola sigaretta al mese, per oltre 4 anni, e non riuscivo in nessun modo a rinunciare a questa… ho dovuto chiedere in preghiera l’aiuto di Dio, perché per me una rinuncia impossibile da affrontare da solo… Il giorno dopo la mia preghiera non ho piú avvertito il desiderio di cercare quella unica sigaretta mensile, ed ora da oltre 2 anni ho chiuso definitivamente.

Con profondo pentimento per ciò che sono stato, ho chiesto a Gesù Cristo il perdono dei miei peccati ed ora cerco di rimanere sulla via del ravvedimento.

Mentre sono arrivati nella mia vita questi cambiamenti, il lavoro stava diventando sempre più pesante, tanto che ne ho risentito anche fisicamente, con l’insorgenza di insonnie e  di problemi digestivi. Inoltre sono arrivate  altre situazioni difficili ed ho iniziato a pensare all’idea da dare una svolta alla mia vita e a quella della mia famiglia e di trasferirci qui in Germania.

Con mia moglie abbiamo pregato e chiesto a Dio di aiutarci a comprendere quale scelta dovevamo  prendere..

Ricordo che una mattina, dopo l’ennesima preghiera rivolta a Dio, chiedendogli di  indicarmi se fosse stato giusto trasferirci, prendendo un libro dallo scaffale, ho urtato la Bibbia che è caduta a terra aperta.. l’ho raccolta, la stavo chiudendo.. ma poi ho desiderato sapere dove si fosse aperta, ed il primo versetto che lessi, fu:

Deuteronomio 2:3 che dice “Avete girato abbastanza attorno a questo monte, volgetevi verso settentrione”.

Pensai subito… non potrebbe essere più chiaro di così, per uno che abita all’estremo sud Italia, ai piedi del monte Etna… Settentrione ossia il Nord… e la Germania è a nord rispetto l’Italia.

Nei giorni successivi si aggiunsero altre risposte che ci diedero conferma che la volontà del Signore era che noi dovevamo trasferirci in Germania.

E così ho fatto... ho scelto di fidarmi di Dio, perché dalle Sue risposte aveva detto che avrebbe provveduto Lui alle mie necessità e a quelle della mia famiglia. A settembre 2015 ho lasciato il mio lavoro e in novembre (sottolineo le date perché tutto è accaduto in poco tempo) sono venuto qui da solo, ospitato dai miei cognati. I primi 2 mesi ho frequentato un corso di tedesco e poi ho cercato un lavoro, chiedendo in preghiera a Dio di aiutarmi. Al terzo colloquio del primo giorno di ricerca, il titolare dell’agenzia interinale mi ha detto: “Passa domani e facciamo il contratto”, e così è stato. Avevo a questo punto bisogno di trovare una casa che mi avrebbe consentito di far arrivare la mia famiglia, rimasta in Italia. Ho messo questa mia necessità in preghiera e grazie all’aiuto di una conoscente, che si è occupata praticamente di tutto, ho trovato un appartamento grazioso a meno di un km di distanza dai miei cognati, nel quale sono entrato in maggio dello scorso anno. La mia famiglia ha quindi potuto raggiungermi a fine giugno.. Ma ancora non è finita.. guadagnavo poco, per affrontare le spese della famiglia e della casa.. Ho fatto diversi altri colloqui di lavoro, speranzoso, ma lasciando sempre che tutto andasse secondo i piani del nostro grande Padre. Due fratelli della Chiesa, di cui non farò i cognomi, ma solo i nomi (Gianni e Marianna) più di una volta, mi hanno suggerito il nome di un’azienda a cui inviare la mia candidatura. Ho pregato come per ogni altra domanda inviata ed ho riposto tutto nelle mani del Signore, dicendogli: “che sia fatta la Tua volontà! Se questo è il lavoro per me, Tu farai in modo che io venga assunto!” Ho mandato il curriculum on-line e dopo pochi giorni sono stato contatto per un colloquio, dove mi hanno detto che andavo bene, ma avrei dovuto avere un incontro anche con il capo del reparto per il quale mi ero candidato, prima di ottenere una risposta definitiva. Ho aspettato qualche settimana che mi contattassero per questo secondo colloquio, ma non mi hanno mai chiamato. Ho pensando che probabilmente non era stata accettata la mia candidatura, ma con mia grande sorpresa ho ricevuto direttamente a casa il contratto di lavoro. La cosa veramente strana è che ho scoperto che gli altri tre colleghi assunti assieme a me questo secondo colloquio lo hanno fatto, mentre io non l’ho dovuto sostenere.

Ho imparato che il caso e la fortuna non esistono, ed è merito della grandezza di Dio se ho ottenuto tutte queste cose. Lo ringrazio e Gli sono grato per avermi guidato fino a qui, ed avermi inserito in questa comunità, dove potrò continuare a crescere spiritualmente e so che continuerà a benedirmi.

So che essere cristiano non significa non affrontare prove o non avere difficoltà, ma adesso ho la certezza che Gesù è al mio fianco e mi sosterrá sempre.  E come dice la bibbia in 1Corinzi 10:13 Nessuna tentazione vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare.

Ed oggi sono qui, per testimoniare di fronte a voi che ho accettato Gesù Cristo, il figlio di Dio, come mio personale Salvatore e per ringraziarlo dell’immenso gesto d’amore che ha fatto, portando sulla croce il peso dei miei peccati. Voglio allontanarmi dal peccato per vivere una nuova vita in Cristo. Da creatura di Dio che ero prima, adesso con Gesù nella mia vita, posso dire che anche io sono un figlio di Dio.

 

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.

Ok